Introduzione
Il mondo intero è stato scosso dall’impatto della pandemia di COVID-19 con uno dei cambiamenti più significativi che si è verificato durante questo periodo: il lockdown. Questo evento ha influenzato profondamente la vita di tutti noi, inclusi i giovani. Un gruppo di ragazzi di terza media, affascinato dallo studio delle malattie mentali e dal disagio adolescenziale, ha ideato un convegno molto speciale per discutere di come il lockdown ha influenzato la loro vita e quella dei loro coetanei.
L’Inizio del Viaggio
Tutto è iniziato a maggio dello scorso anno scolastico quando un gruppo di ragazzi della classe 2A della scuola Secondaria è stato coinvolto dal proprio insegnante di scienze, professor Alessandro Bazzani, in un dialogo sulla differenza tra patologia mentale e disagio esistenziale. In maniera sorprendente la classe si è accesa al punto di essere incaricata di realizzare un compito di realtà. L’obbiettivo era raccogliere informazioni sulla vita dei coetanei durante il periodo di lockdown, mettendo insieme un totale di 320 questionari. Questi questionari contenevano domande che spaziavano dall’uso del tempo libero al rapporto con i genitori, dal rapporto con la fede all’andamento didattico, e avevano lo scopo di fornire una panoramica completa di come i giovani vivono dopo questo periodo di restrizioni.
Il Convegno “Qualcosa è Cambiato”
I ragazzi, motivati dall’entusiasmo e dalla consapevolezza dell’importanza di questa tematica, hanno deciso di andare oltre al semplice compito, organizzando un convegno intitolato “Qualcosa è Cambiato – come il lockdown ha influenzato la nostra vita” durante il quale hanno potuto condividere i dati raccolti e le analisi dei grafici realizzati.
Ricerca e Questionari
I ragazzi hanno dedicato tempo ed energia alla raccolta di dati, distribuendo i loro questionari tra i coetanei durante l’estate e raccogliendo informazioni preziose. Hanno scoperto che il lockdown aveva portato a una varietà di cambiamenti nella vita quotidiana dei giovani, dalla trasformazione delle abitudini di studio al modo in cui trascorrevano il tempo libero. Molti hanno segnalato una maggiore dipendenza dalla tecnologia, ma anche una crescita dell’interesse per nuovi hobby e attività creative.
Il Convegno come Ponte di Discussione
Il convegno “Qualcosa è Cambiato” è stato organizzato con grande dedizione, coinvolgendo ciascuno di loro in un compito particolare: alcuni si dedicavano alle relazioni scientifiche, altri si occupavano del coffee break e dell’accoglienza. Una vera e propria task force per accogliere al meglio adulti e ragazzi. Durante l’evento, i ragazzi hanno presentato i dati raccolti e i risultati della loro ricerca con 9 interventi, di cui due in lingua inglese, moderati magistralmente da un compagno. Hanno condiviso storie personali e testimonianze, mettendo in luce le sfide e le opportunità che il lockdown ha portato.
Impatto e Riflessioni
Il convegno ha avuto un impatto significativo su tutti i partecipanti. Ha offerto un’opportunità per riflettere sulle sfide affrontate durante il lockdown e sulle strategie per affrontare simili situazioni in futuro. Ha anche evidenziato il potere della solidarietà tra coetanei e la capacità di affrontare le sfide con forza e resilienza. Il convegno “Qualcosa è Cambiato” è stato un esempio straordinario di come i giovani possono prendere l’iniziativa e affrontare le questioni importanti. Questi ragazzi di terza media non si sono limitati a svolgere un compito scolastico, ma hanno utilizzato la loro ricerca per avviare una discussione significativa sulla vita durante il lockdown. Attraverso il loro impegno e il loro coraggio, hanno dimostrato che anche i giovani hanno una voce potente e possono fare la differenza nella società. Il convegno ha gettato luce su come le esperienze del lockdown abbiano cambiato la vita dei giovani, ma ha anche offerto speranza e ispirazione per il futuro.