- un’alleanza educativa tra scuola e famiglia, realizzata diversamente rispetto agli anni precedenti in armonia con le caratteristiche di crescita nel triennio preadolescenziale;
- una concezione educativa e corrispondentemente una concezione della natura del compito dell’insegnante che educa;
- il valore istruttivo e conoscitivo dei singoli ambiti disciplinari e l’orizzonte educativo della sintesi fra di essi;
- lo sviluppo in particolare della capacità critica nel configurarsi di una capacità conoscitiva che inizia a oggettivarsi;
- l’importanza di una didattica, che personalizza la propria efficacia; aiuta a strutturare un metodo di studio; salvaguarda il valore formativo della valutazione; non dimentica ruolo e scopo d’osservare e assimilare delle regole di lavoro e di convivenza

Alleanza tra scuola e famiglia
Consapevole che l’iniziativa originaria dell’educare compete alla famiglia, la scuola è luogo della crescita della persona e della costruzione della conoscenza in un contesto comunitario, intessuto di relazioni con gli adulti e con i coetanei non più principalmente affettive come nella scuola primaria, bensì conoscitive e morali.
La vita comunitaria scolastica è origine di conoscenza e di cultura, e aiuta la persona a permanere nella posizione di domanda continua, dunque di viva coscienza della realtà, sostenendo la moralità come atteggiamento proprio della persona sia sul piano conoscitivo, come riconoscimento della verità, sia su quello esistenziale, come assunzione di responsabilità nelle proprie scelte
Educare è introdurre a una realtà ricca e totale
È la realtà a provocare l’interesse e mobilitare libertà, ragione e affezione; a sollecitare la domanda circa il suo significato; a costituire il termine di paragone e di verifica di ogni passo, di chi viene introdotto gradualmente nell'esperienza conoscitiva; a portare l’alunno a una coscienza più matura di sé. È nel rapporto con la realtà che matura la capacità critica, di vaglio delle cose forti di un criterio di giudizio propositivo e creativo (Panta dokimazete to kalon katechete: vagliate tutto e trattenere ciò che ha valore, ovvero ciò che di bello, di vero e di buono c'è nelle cose), nell’impegno per la propria realizzazione umana come capacità di porre un punto di positiva costruzione nel mondo.
Valore conoscitivo delle discipline
La ricchezza della realtà, come oggetto di conoscenza, chiede alla scuola di delineare diversi metodi e linguaggi di approccio ad essa: le discipline scolastiche. La scuola quindi introduce alla realtà attraverso l'insegnamento/apprendimento delle diverse discipline. Se della relazione educativa l’orizzonte è la totalità della realtà, il terreno particolare su cui tale relazione si gioca è la singola materia di studio. Il primato della realtà all’origine del processo conoscitivo, e quindi educativo, si attiva e permane attraverso l’insegnamento/apprendimento delle discipline di studio.
Oggetto dell’insegnamento/apprendimento non sono pertanto i soli contenuti disciplinari (livello istruttivo dell’insegnamento), ma in primo luogo la realtà cui una specifica materia guarda, introduce e fa conoscere (livello educativo dell’insegnamento).